Annarita Colucci è attrice, performer, regista, autrice e docente di Teatro. Classe 1987 nasce a Matera e giovanissima entra a far parte del Laboratorio permanente per l'Arte dell'Attore di Hermes Teatro Laboratorio diretta da Emilio Andrisani, con cui approfondisce lo studio e la ricerca sulla tragedia antica e sul teatro popolare.

A Roma si diploma come attrice e aiuto regista presso L’Accademia Internazionale e si Laurea in Discipline dello spettacolo all’Università di Roma La Sapienza. Approfondisce la propria formazione studiando alla Kultur University di Instanbul e lavorando con registi e maestri, tra cui Emma Dante, Davide Iodice, Alessandro Serra, Lilo Baur (Compagnia Le Bouffes du Nord), Lindsay Kemp, J.J Lemetre, Mimmo Cuticchio, Vladimir Olshansky, Marzia Gambardella (Compagnia Philippe genty).

Dal 2009 al 2012 lavora con la compagnia Ondadurtoteatro con la quale è presente nei più importanti Festival internazionali di Teatro in spazi aperti e nelle piazze d'Europa, del Sud America e dell'Asia. Nel 2012 fonda la Compagnia Illoco teatro per la quale scrive diversi spettacoli tra cui “Le Voci” (vincitore O Novissimo Teatro Italiano-Festival Almada 2016, Giovani Direzioni 2017), “Cuntami”, “Lumen” (The best of Last Krapp 2019, Miglior spettacolo Festival Contattitere 2021), “U.mani” (Menzione della Critica In box verde 2022, Premio Benedetto Ravasio 2021), “Alberi miei” (Premio Ecoscena 2023).

Si specializza nel teatro di figura e narrazione, collabora con il Dipartimento di Arti e Scienze dello spettacolo de La Sapienza (per il quale mette in scena “Amerika” da Kafka, Rebus, Il Medico per Forza) per cui cura il progetto “Per fare il teatro che ho sognato” con il prof. Guido Di Palma.

Dal 2016 è docente nel Corso di Diploma Accademico di 1° Livello in Recitazione dell’Accademia Internazionale di Teatro di Roma nelle cattedre di Manipolazione e Recitazione con gli oggetti, Analisi Testuale, Progettazione del costume e Trucco teatrale. Negli ultimi anni vive e lavora a Roma, collaborando con diverse compagnie e realtà teatrali europee e con artisti, musicisti tra cui Fargo produzioni. Sempre fedele a un’estetica in cui il gesto, l’oggetto, la macchina e il movimento collaborano alla realizzazione di una sospensione teatrale onirica, questa attraversa tutte le dimensioni della scrittura scenica e della regia, di allenamento e di occupazione dello spazio.